studio dentistico, dentisti, odontoiatria, implantologia, protesi dentarie, treviso

Nuova Dentale - studio dentistico

Implantologia


L'implantologia è la branca dell'odontoiatria che tratta la sostituzione dei denti persi attraverso il posizionamento nell'osso di IMPIANTI.
Gli impianti sono viti in titanio capaci di fondersi alla struttura oseea diventando, dopo un periodo di integrazione, vere e proprie radici artificiali alle quali si fissano denti protesici.
Questo è possibile grazie al TITANIO, metallo biocompatibile, usato da anni in ortopedia ( ad esempio nelle protesi all'anca), capace di farsi accettare dalle cellule dell'osso senza causare allergie o rigetti.
L'implantologia sostituisce il singolo dente perso fino all'intera arcata senza denti.
In quest'ultimo caso gli impianti sono rivoluzionari perchè danno due vantaggi enormi a chi con difficoltà porta la dentiera:

  • a- la dentiera può essere fissata in bocca senza dover pi ricorrere a paste adesive;
  • b- la dentiera può essere eliminata ricreando, con pi impianti, una fila di denti come quelli naturali,senza ingombri per il palato o per la lingua.


Le fasi di un corretto trattamento implantare sono le seguenti.


1- Visita specialistica. Informarsi sullo stato di salute:
sono comunque poche le patologie o i farmaci che impediscono l'inserimento di impianti. Analizzare e fotografare il viso e poi pi in dettaglio la bocca,sia esternamente che internamente. Prendere delle impronte che l'odontotecnico sviluppa in modelli in gesso sui quali modella la futura forma della protesi, permettendo di far vedere anche al paziente il risultato finale. Eseguire delle radiografie: fondamentale perchè gli impianti si inseriscono dentro l'osso che non è visibile a occhio nudo! La TAC rimane l'esame radiografico pi sicuro perchè è il solo che permette di misurare il volume osseo e localizzare al suo interno le strutture anatomiche da non toccare durante l'intervento come i nervi. Le TAC moderne ( Cone Beam) espongono inoltre il paziente ad una dose di radiazioni 20 volte inferiori ad una TAC convenzionale, rendendo questo esame minimamente lesivo ma estremamente ricco di informazioni per il dentista. Per ottimizzare l'esame, soprattutto nei casi complessi, la TAC viene eseguita facendo portare in bocca al paziente una guida individuale (mascherina radiologica) preparata apposta dal laboratorio odontotecnico: in questo modo sul referto radiologico si evidenzierà la posizione ideale degli impianti per ottenere la corretta riuscita protesica.

2- Progettazione.
Il numero e la distribuzione degli impianti da inserire dipende dalla quantità di denti mancanti, dal tipo di protesi e dalla disponibilità e qualità ossea. Per uno o pochi denti persi la soluzione è sempre fissa. Nel caso di arcate completamente prive di denti si può scegliere la soluzione pi semplice ed economica della dentiera removibile, stabilizzata in bocca da due impianti. Aumentando il numero degli impianti si possono creare invece delle strutture fisse che il paziente non toglie mai dalla bocca e ristabiliscono una situazione pi simile a quando i denti erano presenti.

3- Intervento chirurgico.
Eseguita in anestesia locale, l'operazione risulta semplice e sicura se si rispettano delle regole. Il dentista deve essere qualificato e deve aver seguito dei corsi specifici. Per evitare infezioni che potrebbero causare un insuccesso è importante la sterilità di tutti questi elementi: strumenti e campo operatorio dove questi vengono appoggiati, abbigliamento del dentista e dell'assistente, teli di copertura del paziente.

La cute del viso e l'interno della bocca devono essere disinfettati. La qualità dell'impianto è anche fondamentale: la sua sterilità, la forma, le microscopiche caratteristiche della sua superficie garantiscono l'integrazione con il tessuto osseo. Bisogna assicurarsi che l'impianto sia certificato e garantito dalla casa produttrice. Alcune ditte, sicure dell'eccellenza del proprio prodotto, includono nel prezzo dell'impianto anche l'assicurazione!

4- Applicazione della protesi.
Fino a pochi anni fa l'evidenza scientifica consigliava di far funzionare gli impianti dopo diversi mesi, per essere sicuri dell'avvenuta integrazione ossea. Durante questo periodo, che variava a seconda della qualità dell'osso e dell'intervento eseguito, il paziente doveva portare un provvisorio sostenuto da eventuali denti residui o, se assenti del tutto, una dentiera.

I recenti miglioramenti della qualità degli impianti e delle tecniche per il loro inserimento ha permesso di abbattere i vecchi tempi di attesa per il fissaggio delle protesi: si parla quindi di implantologia a carico immediato. In questo caso si applica entro 48 ore dall'intervento la protesi provvisoria che guiderà la guarigione della gengiva e aiuterà l'integrazione degli impianti. Dopo 2-4 mesi, o anche di pi se il processo di guarigione lo necessita, si può prendere l'impronta definitiva per il lavoro finale.

Nella nuova era del carico immediato continuano comunque ad esserci situazioni in cui rimane consigliabile aspettare dei mesi prima di caricare gli impianti, per questo è importante curare la fase di progettazione e spiegarla bene al paziente. Infine è necessario ricordare l'importanza della collaborazione tra dentista ed un valido laboratorio odontotecnico, che garantisca qualità del prodotto protesico e sicurezza dei materiali utilizzati.

5- Manutenzione, controlli e igiene.
Il dentista deve insegnare al paziente come pulire ogni giorno la protesi su impianti e accertarsi ai controlli periodici che questo venga fatto correttamente. Infatti se la placca batterica si accumula e non viene rimossa, la gengiva vicina all'impianto si irrita proprio come avviene sui denti naturali, iniziando cos� a dare fastidio e a sanguinare.

Se non si interviene pulendo la zona e si mantiene l'infiammazione gengivale (gengivite) , c'è il rischio che l'osso sottostante, a sostegno dell'impianto, si irriti a sua volta e inizi a ritirarsi (perimplantite) mettendo cos� a repentaglio la stabilità e quindi la durata dell'impianto! Per questo è ancora pi sicuro se il paziente viene inserito in un programma di richiami di igiene professionale in studio. Importante è anche il controllo della masticazione per evitare sovraccarichi che possono danneggiare parti della protesi o gli impianti stessi.



Preparazione intervento



Intervento parte superiore



Intervento parte inferiore



Caso di impianto singolo